Cos’è il visual merchandising?

Sono tantissime le professioni che in questi anni sono nate e servono per aumentare l’attrattiva dei punti vendita e il loro marketing, tramite strategie ben pensate. Un esempio può essere il visual merchandising. Questo non è altro che una disciplina che permette di ottenere dei miglioramenti nella vendita degli accessori stagionali, portando un notevole rialzo dei guadagni. Chiaramente non riguarda solamente i brand di moda, con l’esposizione di modelli eleganti e accessori stagionali, ma qualsiasi categoria. Sempre più aziende richiedono l’aiuto del visual merchandiser, una figura importantissima nel panorama delle vendite.
Chi è e cosa fa il visual merchandiser: tra accessori stagionali e arte
Se le vendite non vanno come dovrebbero, ci si può rifugiare in una figura professionale che instauri una strategia di marketing che aumenti l’attrattiva di un punto vendita. È il caso del visual merchandiser, una figura creativa che ha un ruolo estremamente importante nello storytelling visivo dei grandi brand di moda e altre categorie.
Il visual merchandiser è un professionista che si occupa dell’esposizione di accessori stagionali, di prodotti inerenti ad altri ambiti in un determinato punto vendita, andando a sviluppare la vetrina e l’esposizione di capi in aree specifiche, portando a un aumento dei guadagni. Quella del vetrinista non è una professione recente, anche se negli ultimi anni ha assunto un ruolo decisivo, specialmente nel campo della moda, dove curare la propria immagine risulta essere essenziale. Si va a organizzare i capi in maniera visibile rispettando sempre l’essenza del brand, la sua anima.
La storia della professione, dal vetrinista al visual merchandiser
Per quanto possa sembrare una professione estremamente recente, frutto di una serie di studi di marketing, in realtà nasce già nella seconda metà dell’ottocento, quando iniziarono a espandersi i grandi magazzini. Il nome della professione era il vetrinista.
I grandi magazzini hanno lanciato le prime vetrine allestite con le tecniche di visual display, dove i capi venivano inseriti in contesti, così da aumentare l’attrattiva. Con il passare del tempo nascono nuove tecniche per impreziosire le vetrine, come i rimandi cinematografici, con rimandi ai grandi schermi che costeggiano quel periodo. Nei decenni successivi ci sono nuove tecniche e nuovi saperi, con un forte aumento della sensibilità intellettuale che porterà alla trasformazione del vetrinista in visual merchandiser. Qui ci sono un mix di competenze che non lascia spazio al caso, anzi. C’è un’attenta ricerca del gusto, del bello, di ciò che possa attirare le persone tramite l’utilizzo di accessori stagionali. Non è un caso che molti stilisti abbiano iniziato la loro professione in questo modo. Giorgio Armani, ad esempio, ha iniziato lavorando come vetrinista alla Rinascente di Milano. Lo stesso anche a Ralph Lauren che spingeva molto sull’allestimento di interni in maniera quasi ossessiva.
Quali sono le caratteristiche che deve possedere
Certamente al giorno d’oggi per poter praticare l’arte del visual merchandiser c’è bisogno di avere notevoli competenze e basi solide, come con la teoria del colore e illuminotecnica, una forte sensibilità artistica e un’ottima conoscenza della psicologia e del marketing. Chiaramente quello che dovrà fare è allestire spazi commerciali e vetrine andando ad agire sull’emotività delle persone e persuadendo a comprare determinati capi piuttosto che altri. Bisogna far sì che si attivino tutti i sensi, non solo la vista. Bisogna entrare in contatto con gli accessori stagionali, i capi, sentirne i profumi, ascoltare la musica che ci avvolge costantemente nella scelta. Insomma è un insieme di fattori che portano il cliente a spendere.
Ogni visual merchandiser osserva ciò che fanno i clienti, li studia, cerca di prevedere le mosse, così da poterli anticipare e convincerli a spendere.
Chiaramente bisognerà avere un ottimo percorso di studi per poter fare questa professione. Esistono accademie creative che permettono di organizzare al meglio una vetrina, andando a spingere su moltissimi fattori. C’è da considerare che l’arte del visual merchandising viene inserito anche nelle triennali in fashion styling. Tutto parte dal mercato del fashion, dell’estetica e che riguarda il marketing.
Inoltre al giorno d’oggi è possibile trovare tantissimi corsi online che permettono di avere una formazione ottimale in questo campo, così da formare i visual merchandiser del domani con competenze a 360 gradi dell’intero ambiente. D’altronde si tratta di un percorso affascinante che permette di scoprire la sfera psicologica delle persone e le ultime tecniche di marketing.