Come cambia la posa del parquet
Decidere di installare il parquet in legno presso la propria casa è una scelta importante, perché va sistematicamente ad accrescere il valore e la bellezza di quest’ultima. Quando scegliamo il parquet per la nostra casa gli elementi da tenere in considerazione sono numerosi: non basta infatti scegliere il colore e la finitura ma entra in gioco anche lo schema secondo il quale il parquet viene posato.
Insieme ad un noto rivenditore di pavimenti in legno a Udine Gioma srl passeremo in rassegna i vari schemi di posa del parquet mettendone in evidenza pregi e caratteristiche.
Posa dritta accostata
In questo tipo di posa la lunghezza e la larghezza delle tavole del parquet è la medesima. Second questo schema ogni asse è accostata a quella che la precede, andando a comporre una fila che scorrerà parallela alla precedente ed alla successiva. La posa dritta accostata è una posa dal mood contemporaneo, risulta molto rigorosa e geometrica ma nonostante la regolarità dello schema consente di mettere in risalto le variazioni di colore naturale del legno.
Posa dritta a tolda di nave
Questo tipo di posa è anche detta all’inglese. È molto popolare, forse la più utilizzata nell’ambito dei pavimenti in legno e nel caso in cui il cliente non richiede altri tipi di schemi di posa. È considerata così comune che viene considerata lo standard secondo il quale andare a posare il parquet. Da il meglio di sé quando è utilizzata in ambienti molto ampi in cui si desidera andare ad installare tavole di grandi dimensioni. Nonostante questo, è possibile posare il parquet a tolda di nave utilizzando tavole di qualsiasi misura anche di larghezza differente. In questo caso in particolare si va a parlare di posa a tolda di nave multiformato, e risulta una soluzione furba per non sprecare anche “avanzi” di assi di formato differente che frequentemente sono incluse nel bancale di assi ricevuto dall’installatore.
Posa a cassero regolare
La posa a cassero regolare è lo schema di posa che consente di creare schemi geometrici dal gusto moderno e preciso. Si impiegano assi della stessa larghezza e lunghezza, che solitamente vengono fissata nel verso della lunghezza, per far si che corrispondano tutti gli incastri di testa. Utilizzando questa tecnica vengono a costituirsi delle righe alternate in corrispondenza della mezzeria e collocate costantemente rispetto alle tavole della riga precedente. È uno schema che si presta a qualsiasi tipo di parquet. È chiaro che in questo tipo di posa non ammette l’utilizzo di tavole multiformato, ma tavole di misura costante.
Posa a spina di pesce all’italiana
È uno schema di posa tradizionale dell’Italia, con le singole assi di lunghezza e larghezza costante che vengono posate perpendicolarmente tra loro andando a formare un angolo retto di 90°. La testa, ovvero l’estremità di un listello, si incastra all’estremità del lato dell’altro listello. È possibile utilizzare questo schema sia in maniera longitudinale rispetto alla stanza oppure in diagonale coerentemente con l’orientamento della stanza o in linea con i desideri del cliente. Questa posa, se utilizzata in stanze di piccole dimensioni, contribuisce a creare la suggestione di un ambiente più largo. Si combina bene, con stanze dal gusto elegante e classico, modificando la percezione degli ambienti a causa della ripetizione simmetrica dei listelli. Chi opta per questo tipo di parquet dovrà scegliere un’essenza lignea di massima qualità, ovvero priva di discromie palesi, nodi o alburno. È giusti ricordare che è una posa che richiede una lunga lavorazione (con tempi tripli rispetto alla posa a tolda di nave). Ed ovviamente richiede un posatore altamente qualificato.
Posa a spina di pesce all’ungherese
Anche detta “a punto d’Ungheria” molto gettonata tra le prestigiose residenze nobiliari e borghesi europee del 1600 – 1800. A differenza della posa a spina di pesce all’italiana, in questo caso i listelli sono incastrati a 45°-60°.