Come eliminare fumi e polveri grazie a un ventilatore centrifugo.

Come eliminare fumi e polveri grazie a un ventilatore centrifugo.

Il ventilatore centrifugo o Centrifugal Fans è un macchinario progettato per scatenare un processo fisico ben definito.

Lo scopo è quello di incrementare la pressione del gas che lo attraversa, e viene utilizzato per aspirare l’aria dall’interno verso l’esterno.
La direzione del flusso viene infatti definita centrifuga proprio in tal senso.

Questo tipo di ventilatore viene spesso utilizzato, a seconda della tipologia, per differenti fini.

Il più diffuso è quello della rimozione di fumi e polveri all’interno delle sale, soprattutto in aziende, industrie e capannoni, o in locali dove è necessario eliminare eventuali sostanze nocive presenti nell’ambiente. La sua funzione, in un certo senso, è quella di purificare l’aria e renderla più sana.


Tipologie di ventilatori centrifughi


Tra le tipologie di macchinario in commercio vi è quello ”a pale rovesce”, definite tali per la loro incavatura verso l’esterno; il numero di pale può variare tra 6 e 14 e la loro dimensione è solitamente considerevole. Queste hanno come funzione quella di ruotare rivolte all’indietro in maniera tale da creare un vortice. I ventilatori a pale inverse sono in grado di raggiungere una velocità di rotazione con una frequenza di 3000 giri al minuto ed il flusso che generano è generalmente regolabile per poter disporre, in base alle necessità, di una pressione più o meno bassa.


Un’altra tipologia di ventilatore centrifugo è quello con le ”pale avanti”, chiamato spesso a ”gabia di scoiattolo”; il suo rendimento non è paragonabile a quello del ventilatore a pale inverse e raggiunge, infatti, un numero di giri dimezzato. Vengono impiegati in piccoli ambienti, dove non si ha necessità di un’elevata pressione per aspirare polveri, fumi e cattivi odori.
In questo caso, però, il numero di pale di cui la macchina è dotata, è decisamente superiore, così da garantire una buona efficienza anche ad un numero di giri a bassa frequenza.
Il problema che si riscontra in questa tipologia di aspiratore è che le pale si sporcano più facilmente.

Passando oltre, si trova un’altra tipologia di ventilatore centrifugo, definita ”a pala dritta‘, la cui incavatura diverge ulteriormente da quella che si trova nelle altre due tipologie descritte e, dunque, non è né ”rovescia”, né ”avanti”. La sua forma fa sì che, rispetto alle altre tipologie, sia meno soggetta allo sporco e più facilmente pulibile.

I ventilatori centrifughi sono disponibili per essere utilizzati in differenti circostanze ed in vari ambienti. Alcuni sono progettati appositamente per resistere ad alte temperature, superiori anche ai 1100 gradi centigradi, ma si tratta di applicazioni particolari adeguate ad ambienti lavorativi come le industrie; oltre ad aspirare l’aria, questi ventilatori ”speciali” sono in grado di convogliare fluidi di vario genere o materiali solidi.

Gli aspiratori ad alta pressione sono in grado di veicolare fumi e polveri a contatto con l’aria; mentre quelli medi sono studiati principalmente per aspirare non solo fumi e polveri, ma anche segatura e trucioli di legno.

Restano infine quelli a bassa pressione, ideati per la semplice ventilazione ed il condizionamento dell’aria in locali industriali; inoltre vengono impiegati anche per estrarre vapori, fumi e gas nocivi dalle vasche contenenti solventi, oppure per la semplice asciugatura.

Nonostante si utilizzino da diverso tempo, la tecnologia di questi macchinari si è evoluta nel tempo, adeguandosi a standard sempre più avanzati che li rendono sicuri e maggiormente efficaci rispetto a quelli utilizzati in passato.

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