Nastri Adesivi: la guida per scegliere quello corretto

Nastri Adesivi: la guida per scegliere quello corretto

I nastri adesivi sono un grande classico in ufficio, nelle aziende, ma sono utili anche a casa. Le loro molteplici applicazioni li rendono ideali per spedire dei pacchi, durante un trasloco. Sapevi che ne esistono di diversi tipi, con caratteristiche precise? Talvolta sbagliamo durante l’acquisto, soprattutto quando non conosciamo i vantaggi offerti.

Hai bisogno di rifornire il reparto cancelleria o cartoleria della tua azienda, oppure semplicemente gestisci una piccola impresa fai da te in casa e necessiti di nastri adesivi di qualità? Rivolgiti a Putunga per qualsiasi evenienza: troverai tutto ciò di cui hai bisogno per il fai da te casalingo, per l’azienda e non solo.

A cosa servono i nastri adesivi?

Non è solo un grande protagonista del fai da te, perché il nastro adesivo è un vero e proprio aiuto e supporto in tantissime occasioni. Nella vita di tutti i giorni ci sarà capitato di compiere un trasloco, riempire i pacchi e chiuderli con apposito nastro. Chi lavora in aziende di stoccaggio merci o di spedizione pacchi, i nastri vengono utilizzati in quantità industriali ogni giorno.

Per questo motivo, abbiamo pensato di dare qualche suggerimento indispensabile: una piccola guida per l’acquisto di nastri. Parleremo anche dei modelli migliori attualmente in commercio, includendo i pro e i contro.

Come scegliere i nastri adesivi?

Dalla colla alla resistenza offerta, il nastro adesivo ha delle caratteristiche di base da considerare, soprattutto se hai un’azienda e necessiti di un prodotto di qualità. Per esempio, il rumore: ci sono dei nastri più silenziosi di altri, o con una resa brillante oppure opaca. L’abbiamo menzionata prima: la colla è un fattore da non sottovalutare assolutamente, perché è fondamentale in particolare sul lungo termine. Se gestisci un’azienda di spedizioni o di stoccaggio merci, non puoi proprio lesinare sul nastro adesivo.

Non si deve solo guardare il rapporto qualità/prezzo, ma anche la resistenza e la durata della colla del nastro, oltre che la modalità di taglio.

Tipologie più comuni

Probabilmente il più diffuso è il PVC 34U. Uno dei più famosi e utilizzati, dal momento in cui è silenzioso, opaco e soprattutto rigido. Per questo nastro adesivo non è quasi mai necessaria una lama per tagliarlo, ma si può addirittura spezzare con le mani. Ha una colla abbastanza appiccicosa, pertanto può essere utilizzato su molteplici materiali, dalla plastica alla carta, fino al cartone o al vetro stesso. Sebbene le elevate prestazioni offerte, non è ideale per i stoccaggi sul lungo termine. Solitamente, entro i 9 mesi dal suo utilizzo, tende a staccarsi.

Molto più resistente è invece la tipologia PPL28U, con una colla molto appiccicosa, la cui durata però non è estremamente lunga come ci si aspetterebbe, soprattutto perché è soggetta agli sbalzi di temperatura. Per quanto riguarda il taglio, non si può assolutamente tagliare con le mani, ma è molto meglio affidarsi a un dispenser per nastri o alla classica lama. Un nastro che rimane buono per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo offerto. Non farti prendere dallo stress sul lavoro, investi sempre su materiali eccellenti, che ti facilitino i compiti e che rendano l’ambiente più stimolante e creativo.

Qual è invece il nastro adatto per uno stoccaggio sul lungo termine? Un buon prodotto è il PPL silenzioso da 28U a 35U. Si differenzia dagli altri perché è davvero un modello particolarmente indicato per gestisce un’azienda: è silenzioso e brillante, sebbene la colla non risulti molto appiccicosa, non perde minimamente la resistenza. Stando agli standard e alle caratteristiche riportate dal produttore, dura almeno un anno sui pacchi. Inoltre, tende a non ingiallire con il tempo, contrariamente a quanto accade con i nastri adesivi in PVC. La scelta ideale, e che alla fine non costa nemmeno tanto.