Vudù, Voudun, Woodoo: definire una delle più antiche religioni al mondo, dalla magia nera alla bambola voodoo

Molto spesso si associa la parola Vudù al rito di magia nera per colpire un nemico o una persona che non ci sta molto simpatica. In realtà, per sapere tutto su questo termine, spesso abusato, bisogna scavare nel suo antico passato. I riti esoterici ‘voudun’ sono attribuibili al popolo Yoruba, detto anche Akù, stanziatosi nell’Africa Occidentale.
Vudù, Voudun, Woodoo? Se stai cercando maggiori informazioni su questa religione afroamericana devi prima sapere che il significato del termine vudù ha come sinonimi italiani “spirito” e “segno del profondo”. Vudù è inoltre collegato anche a una serie di riti esoterici praticati dagli stregoni degli Yoruba e successivamente portati avanti in altre tribù africane.
Alcune popolazione del continente africano portano avanti tuttora la tradizione dei riti vudù iniziando altri sacerdoti a queste pratiche religiose antiche.
Religione Vudù, le origini
Lo sviluppo del Vudù deriva da un insieme di credenze attribuibili a varie religioni nate in Africa. Secondo il Vudù la storia dell’uomo è governata da due entità chiamate anche “spiriti guardiani”.
L’entità più grande sarebbe sempre presente all’interno del nostro corpo mentre quello più piccolo viene considerato invece un guardiano fedele ma libero di muoversi e allontanarsi durante la notte. È proprio durante le ore più buie che viene rapito da altre entità della Loa (tradotto in italiano del “mistero”).
Come si svolge un rituale Vudù?
I sacerdoti africani solitamente svolgono un rito propiziatorio durante le cerimonie più importanti: nascite, iniziazioni, matrimoni e funerali. Il rituale prevede molto spesso l’utilizzo di una tossina (nello specifico la tetradotossina) prodotta dal pesce palla che induce lo stregone in uno stato di allucinazione tale da poter cominciare la magia. Ma cosa succede una volta iniziato il rito? Lo stregone vudù invoca gli spiriti per colpire gli umani. Se la vittima è un maschio prenderà il nome di Hungan, se è femmina sarà nominata Mambo.
Bambole Vudù
Un rito ufficiale non può iniziare senza l’utilizzo di una “dagida”. la bambolina vudù che raccoglie tutte le promesse dello stregone e che riproduce in formato tascabile la persona colpita dalla maledizione o dal rito di magia rossa vudù.
Agli occhi dei credenti della religione Vudù ogni dagida rappresenta l’anima dell’umano in miniatura.
Chi effettua un rito di magia nera vudù, per non mettere a rischio i partecipanti e soprattutto sé stesso, deve essere una persona esperta di magia nera. Una volta concluso il cerimoniale, il sacerdote provvederà a seppellire segretamente la dagida sotto la terra fresca.
Se il rito non dovesse portare i risultati sperati, sarà ripetuto e, con lui verrà, riportata alla luce dalla terra anche la ‘persona’ in miniatura da proteggere o da maledire.
Preparazione del rito Vudù fai da te
Ricreare un rito vudù può richiedere delle rare doti medianiche, è invece più semplice procurarsi gli strumenti per iniziare il rito. Le dagide posso essere infatti comprate nei negozi specializzati in rituali esoterici insieme alle candele rosse da utilizzare per la magia rossa (dedicata alle storie d’amore).
Per riprodurre una vera maledizione vudù c’è bisogno di un operatore in grado di trasmettere il suo sapere alla dagida. Mediante il rito e gli spilli si crea un legame tra la persona viva e il fantoccio (la dagida). Tentare di effettuare un rito vudù affidabile senza conoscere la religione, il procedimento per il rituale da svolgere. I profani devono quindi astenersi, anche per scherzo. Il vudù è tutt’oggi considerata la magia più potente insieme alla magia della tradizione napoletana. É importante non abusarne per non rimanerne colpiti e fare arrabbiare qualche spirito. Questi ultimi sono infatti piuttosto dispettosi e irascibili, non amano infatti scherzare con coloro che non sono in grado di reggere alla potente maledizione sprigionata dai rituali di magia nera africana.