Storia e varianti nel gioco della Briscola
I giochi da tavolo ormai da parecchi anni spopolano nei negozi e nelle case degli appassionati, conquistando diversi target di pubblico con avventure strabilianti, azioni strategiche, intrecci narrativi o semplici passatempi riempitivi per non farsi sopraffare dalla noia.
Ci sono giochi di ultima generazione oppure giochi intramontabili come quelli che coinvolgono le carte tradizionali. Uno di questo, perfetto per ogni occasione, è la Briscola di origine popolare, rinascimentale e fiamminga. Si è però diffusa con tanta forza in tutta la penisola da essere ormai considerato un gioco italiano, avente le proprie carte locali a seconda della regione.
Procedimento e storia della Briscola
La Briscola nelle sue diverse varianti si gioca con un mazzo di 40 carte da gioco italiane (diverse a seconda della zona) e si svolge calando carte di diverso valore. Ogni tipologia di carta (bastoni, spade, denari e coppe) ha forza maggiore a quelle di diverso tipo solo se calata per prima, mentre se calata in seguito non ha alcun potere, eccetto nei casi in cui quella tipologia rappresenta la Briscola.
Quest’ultima è categoria vincente su tutte le altre carte. Alla fine del mazzo i giocatori contano i punti di ogni carta e vince colui che ha il punteggio più alto.
Per quanto riguarda la storia di questo gioco di carte popolare, gli storici attribuiscono le sue origini ai Paesi Bassi del Cinquecento. Il nome stesso del gioco potrebbe essere molto indicativo del contesto storico e sociale in cui si è andato a formare. Pare che in francese il termine “brisque” indici una parte dell’abbigliamento dei soldati francesi, in particolare il gallone, quella componente che su una divisa indica i gradi di ogni soldato.
È dunque piuttosto probabile che fosse un gioco molto diffuso nell’esercito, portato poi in Italia proprio dai soldati francesi. L’Italia ha poi fatto proprio questo fantastico passatempo, tanto semplice quando avvincente, donandogli caratteristiche nazionali e regionali.
Le più famose varianti della Briscola
Come avviene per molti altri giochi di carte tradizionali, anche la Briscola presenta alcune varianti strutturali che cambiano le regole. Queste varianti possono riguardare dei dettagli di poco conto, oppure andare a intaccare quelle che sono le modalità principali del gioco classico. Le principali varianti di questo passatempo tanto amato da diverse generazioni sono la Briscola a chiamata e Cinquecento.
La Briscola a chiamata, detta anche Briscolone o Briscola bastarda, viene solitamente giocata in cinquegiocatori. Tutte le carte vengono distribuite e il primo giocatore di turno nomina il valore di una carta da aggiungere alla mano, chiedendola al mazziere. In coppia con il giocatore che possiede una carta di rinforzo ha il compito di raggiungere almeno i 61 punti in due. I giocatori devono controllare se hanno oppure no la carta nominata, altrimenti passano la mano.
Il nuovo giro comincia con il giocatore successivo, che ha il compito di nominare una nuova carta di valore inferiore alla prima nominata. Si procede così fino a che qualcuno non chiama il valore 2. In questo caso il primo giocatore deve svelare il seme della carta chiamata, che andrà a costituire la Briscola.
Chi ha la carta di rinforzo, ossia la stessa carta scelta, gioca in appoggio al giocatore che l’ha chiamata, senza svelarsi. Alla fine del gioco si contano i punti e si determinano i vincitori, considerando l’obiettivo raggiunto o meno di raggiungere i 61 punti complessivi.
La briscola detta Cinquecento (o mariaje) è molto simile alla Briscola tradizionale, ma aggiunge un po’ di brio e di divertimento alla partita. Si svolge tenendo conto di un bonus di punteggio che viene definito Accusa.L’Accusa si ha quando un giocatore possiede un Re o un Cavallo dello stesso tipo.
Se queste carte appartengono allo stesso tipo della Briscola si ottengono 40 punti aggiuntivi, altrimenti 20. Queste sono le varianti principali della Briscola, che esistono assieme a molte altre variazioni interessanti, tutte da scoprire sul sito Giochi Stars (visita il sito nella sezione Briscola).