Dolore osso sacro, di cosa si tratta e come si cura

Dolore osso sacro, di cosa si tratta e come si cura

Molte persone, soprattutto passati i 40 anni, lamentano dolore all’osso sacro. Nella maggior parte dei casi non si tratta di un qualcosa per cui ci si debba allarmare, tuttavia, è sempre bene farsi controllare e far valutare al proprio medico la terapia più adatta per ripristinare la normale funzione motoria e, soprattutto, far cessare il dolore. Vediamo allora di scoprire quali possono essere le cause del dolore all’osso sacro e coccige, nonché i relativi rimedi possibili.

Dolore osso sacro, di cosa si tratta

Spesso il medico si sente dire dal paziente “Ho dolore all’osso sacro quando mi siedo”, altri, invece, lo lamentano anche in posizione eretta o sdraiati. Ma come insorge questo dolore e quali sono le cause?

Innanzi tutto va chiarito che per dolore all’osso sacro s’intende un dolore più o meno intenso, appunto, nella zona sacrale.

Tra le cause principali, nonché più evidenti, ci sono senza dubbio le cadute. Possono essere anche cadute in apparenza banali, ma che traumatizzano l’osso sacro, delle volte sono presenti anche piccole fratture.

Un altro fattore scatenante è l’infiammazione delle articolazioni sacro-iliache, così come quello che viene comunemente chiamato osso sacro sporgente, ovvero, una condizione che, in termini medici, viene definita coccigodinia, da coccige e dinia, dolore. Come si evince dall’etimologia della parola, questa condizione a carico dell’osso sacro è dolorosa.

Anche delle anomalie alla spina dorsale possono cagionare dolore nella zona sacrale, così come dei traumi muscolari sempre nella regione lombare. Normalmente, in questo caso, si tratta di disturbi causati da eccessivo sollecitamento della muscolatura, come per esempio una sessione di allenamento troppo dura o troppo prolungata.

Anche l’insorgenza dell’osteoporosi può causare dolore all’osso sacro. Ci sono anche numerose patologie che hanno come sintomatologia un dolore più o meno intenso all’osso sacro, ovviamente si deve sempre rimandare tutto al giudizio del medico che farà un esame clinico e obiettivo per elaborare una diagnosi.

Quali sono i rimedi per il dolore all’osso sacro

Chi avverte male all’osso sacro desidera solamente una cosa: che gli passi al più presto. Come abbiamo detto, nel caso il dolore persista per qualche giorno è bene rivolgersi al proprio medico che, dopo l’anamnesi potrà prescrivere la terapia giusta.

Naturalmente questa dipende dalla causa che ha scatenato il dolore. Ovviamente ogni patologia ha bisogno di un trattamento mirato. Se si tratta di infiammazione osso sacro, solitamente si prescrive una terapia antinfiammatoria, solo nei casi più seri si può pensare a un intervento chirurgico.

I farmaci miorilassanti sono utilizzati in diversi casi dolorosi, incluso quello dell’osso sacro. Anche la prognosi, naturalmente, dipende dalle cause del dolore. Possono volerci pochi giorni o diverse settimane per vedere qualche risultato.

Le terapie riabilitanti

Spesso, assieme a una terapia farmacologica, vengono prescritte delle sedute di terapia della riabilitazione.

Il primo passo che compie il fisioterapista è quello di ridurre la sensazione di dolore. A seconda della circostanza praticherà dei massaggi manuali o con le macchine. Molto utili sono anche degli esercizi posturali, che aiutano quindi a mantenere una corretta postura.

Insomma, sarà il fisioterapista, in base alla diagnosi del medico specialista a stabilire quali trattamenti possano essere più adatti per la circostanza.

In generale, viene comunque consigliato un periodo di riposo quando il dolore è in fase acuta, una volta cessato si può procedere con gli esercizi e i trattamenti attivi.

Sicuramente, qualsiasi sia la causa del dolore al coccige, è necessario non trascurarsi aspettando che passi da solo perché potrebbe invece peggiorare, a seconda del problema, e complicarsi in una condizione più seria e di più difficile soluzione.

Quando il dolore arriva all’improvviso e persiste è meglio chiedere il parere del medico in modo da iniziare subito la terapia adatta e non avere ulteriori disturbi.