Costi per Aprire una Lavanderia Self Service
Se avete deciso di buttarvi nel business delle lavanderie self service, dovete avere chiari i costi e i ricavi che tale attività può generare.
Vista l’espansione delle intraprese imprenditoriali in questo settore, c’è da credere che si abbiano più entrare che uscite, a patto che si gestiscano bene le tipiche fasi del percorso di apertura e gestione dell’attività.
I costi per aprire una lavanderia a gettoni
Difficilmente l’iniziativa fai da te porta a risparmiare.
Il modo più diffuso per l’apertura dell’attività è il franchising: semplice, chiaro, professionale e redditizio, in tutti i sensi.
In quest’ottica, i costi di apertura sono sotto controllo e si conoscono in anticipo.
Ci sono soluzioni che prevedono il pagamento di una quota iniziale, senza una “fee” mensile da corrispondere e proposte in cui invece è richiesta “una tantum” all’inizio e un “canone” fisso mensile.
Tutto però si conosce in anticipo in modo che l’imprenditore sa esattamente quali valori inserire nel business plan, cosa attendersi e come calcolare il break even point in maniera più semplice.
L’investimento iniziale in franchising è variabile a seconda del “progetto”, ma difficilmente supera 50 mila euro (ci sono anche soluzioni a 20 mila euro), nonostante si abbia a disposizione un buon numero di macchine.
Aprire una lavanderia self service per contro proprio comporta costi mediamente più elevati rispetto ad una procedura di affiliazione in franchising.
L’acquisto delle lavatrici e delle asciugatrici ha una forte incidenza economica e per un locale di circa 40 metri quadrati vanno conteggiate almeno 5-6 macchine complessivamente.
Il prezzo può oscillare da 15 a 25 mila euro per ciascuna, a seconda della grandezza e delle caratteristiche (capacità di carico e numero giri).
Il costo del detersivo si deve aggiungere e mensilmente può essere stimato in alcune centinaia di euro.
Arredi, strumenti di comunicazione e marketing (cartelli, insegne, volantini), impianto di allarme, richiedono ulteriori 3-5 mila euro.
Oltre a ciò è necessario conteggiare i costi di affitto locale e assicurazione, oltre all’impiantistica.
Nella migliore delle ipotesi, per iniziare un’attività in un piccolo locale con un paio di macchine, si deve conteggiare un budget minimo di circa 40-50 mila euro (rivolgendosi al mercato dell’usato).
I ricavi potenziali di una lavanderia self service
Sono diversi gli elementi che influenzano i potenziali ricavi di una lavanderia self service.
- Posizione: la posizione è determinante poiché l’attività si rivolge ad un target di clientela più o meno omogeneo. Studenti, pensionati, single, sono le categorie che più di altre “riempiono” una lavanderia a gettoni. Aprire nei pressi di università, ospedali, in zone centrali e in vista, o nei centri commerciali, è un buon metodo per dare una grande spinta al business, soprattutto in fase di avvio.
- Servizi accessori: sono fondamentali per il successo. Oggi le lavanderie automatiche non sono solo lavaggio capi e biancheria, ma molte mettono a disposizione del cliente una zona relax, con divanetti, poltrone massaggianti, riviste, distributore di cibi e bevande, prese di ricarica per dispositivi digitali e connessione wifi. Alcuni servizi sono a pagamento e contribuiscono ad incrementare le entrate, altri hanno invece lo scopo di rendere l’ambiente più accogliente e stimolante.
Per dare un esempio, una lavanderia automatica ben avviata e aperta in franchising, contenente 5 macchine tra lavatrici e asciugatrici e una zona “relax”, potrebbe riuscire ad avere entrate annue prossime a 75 mila euro lorde.
Logicamente deve essere gestita con oculatezza e va curato il servizio al cliente.