Risorse umane: come gestirle al meglio, e con quali competenze?

Gestione delle risorse umane: quanto è importante in un’azienda?
Secondo i manuali dell’economia aziendale, le risorse umane (componente conosciuto come Human Resources, o con la sigla HR, in lingua inglese) rappresentano l’insieme dei lavoratori che collaborano con le imprese. Le persone interessate, i cui compiti risultano estremamente vari, costituiscono la cosiddetta forza lavoro, ovvero il complesso degli interventi umani nelle dinamiche produttive e gestionali.
Con l’avanzare della tecnologia, in particolare durante gli ultimi decenni, il capitale umano è stato in parte sostituito da vari sistemi di automazione (per esempio, le moderne banche dati digitali hanno rimpiazzato la maggior parte degli immensi archivi cartacei del secolo scorso, che oltre a un grande spazio richiedevano la presenza sul luogo di centinaia di operai); tuttavia, la coordinazione da parte di tecnici e vari addetti ai lavori è tutt’ora indispensabile, e lo sarà senza dubbio ancora per parecchi anni.
Nei paragrafi successivi, sarà fatta chiarezza sulle competenze necessarie per chi si occupa dell’amministrazione delle risorse umane, oltre alle indicazioni sulla scelta di un buon percorso formativo in materia.
Gestione delle risorse umane: in cosa consiste?
All’interno di un’azienda, secondo le teorie dettate dai più evoluti canoni dell’organizzazione d’impresa, l’importanza delle risorse umane è affiancata a quella di tutti gli altri elementi fondamentali, come gli edifici e le attrezzature. È scontato come la preparazione tecnica dei componenti delle risorse umane, quindi, debba risultare perfettamente in linea con le esigenze del datore di lavoro.
Di conseguenza, anche chi si occupa della selezione del personale dovrà godere di qualità professionali specifiche e approfondite. Un buon esempio è l’inserimento, all’interno dell’azienda per cui si lavora, di persone caratterizzate da una profonda differenziazione nelle origini culturali; tale dinamica potrebbe risultare di enorme impatto nei confronti dell’efficienza generale, motivo per cui le operazioni relative richiederanno attenzione e prudenza. L’affidabilità individuale, difatti, riveste una peculiarità di spicco per ogni potenziale dipendente, ma l’armonia fra i lavoratori, che condivideranno quotidianamente lo stesso spazio di lavoro, è altrettanto rilevante.
L’apprendimento di tali regole, quindi, è essenziale per chiunque desideri operare nella gestione delle risorse umane. Per quanto una predisposizione naturale, magari dovuta al percorso di studi effettuato in giovane età, possa essere di supporto, l’autodidattica non è la soluzione ideale: in Italia, così come in tutto il resto d’Europa, sono presenti delle scuole apposite, realizzate opportunamente e in grado di offrire tutte le conoscenze utili per gli scopi appena trattati.
Master in Human Resources: come scegliere quello giusto?
Come accade per qualsiasi corso di studi si intenda seguire, la qualità dell’insegnamento si rispecchia nella scelta di un’istituzione formativa adeguata. In primo luogo, una scuola deve soddisfare determinati requisiti fissati su scala internazionale: tra questi, è indispensabile citare la certificazione rilasciata dall’ASFOR (acronimo per Associazione Italiana per la Formazione Manageriale).
Un buon corso deve abbracciare per intero l’analisi dei meccanismi relativi alle interazioni fra i lavoratori sul luogo d’impiego. È basilare, inoltre, il supporto costante da parte di una troupe di insegnanti qualificati e di comprovata esperienza nel settore. A fronte di una diffusione sempre maggiore della lingua inglese, soprattutto fra i colossi multinazionali, sarebbe opportuno scegliere un master sviluppato per intero secondo questo linguaggio.
Tra i confini del nostro paese, un ottimo esempio è la Bologna Business School (BBS): il Master HR tenuto fra le aule e le aziende partner dell’ente appena citato, infatti, è caratterizzato da un ambiente innovativo, con numerosi studenti provenienti dalle nazioni estere e una mentalità opportunamente indirizzata all’esperienza sul campo. Con la scelta di BBS si godrà del vantaggio di interagire a tutto tondo con le realtà specialistiche protagoniste del Master, peculiarità valorizzata dall’invito a uno stage finale di tre o quattro mesi, prezioso per l’avvio di una carriera remunerativa e appagante.