L’enneagramma e il suo rapporto con la personalità
Articolo sulla funzione psicologica dell’enneagramma – MenteDelCuore, molto utile per la conoscenza di se stessi, come proposto da siti come MenteDelCuore.
L’enneagramma è una figura geometrica, scoperta e studiata a partire dagli anni settanta, e formato da un cerchio al cui interno vi sono delle altre figure geometriche, che toccando la circonferenze in nove punti forma anche un triangolo equilatero. Quindi, questo disegno può essere usato in psicologia, soprattutto nello studio della personalità.
Quindi i nove punti di questa figura possono essere viste come nove personalità diverse. Perciò in questi nove punti si ha la possibilità se stessi. Si da quando nasci si sa che uno di questi tipi ti rappresenterà appieno in quando alla personalità, al temperamento, e a tanti altri diversi fattori genetici che si formano prima della nascita.
Ed è questo l’unico punto su cui gli studiosi dell’enneagramma si trovano sostanzialmente d’accordo: ogni persona nasce con un solo punto dominante.
In seguito, tale abilità innata porta a determinare in larga parte la modalità con cui apprendiamo l’adattamento al nostro mondo che ci circonda fin dai nostri primi mesi di vita. A questa abilità sembra essere legata il nostro naturale affidamento verso i nostri genitori.
Ma è qualche anno dopo, verso i 4-5 anni, che la nostra coscienza si sviluppa a dovere, in modo da ottenere una conoscenza della propria persona separata da essa. È questo il periodo in cui il bambino comincia a scoprire il suo rapporto con il mondo, nonostante la sua identità non sia ancora conosciuta da lui in tutto e per tutto.
Perciò, la nostra personalità è influenzata fin dalla nascita da tanti fattori, tra cui spicca la genetica. L’enneagramma, dunque, comprende nove tipi di personalità differenti, che vediamo riassunte qui sotto:
Il primo punto riguarda chi è idealista, cioè uno che sa autocontrollarsi e perfezionarsi, il secondo appartiene agli altruisti, a chi dunque è generoso verso gli altri, il terzo riguarda un ruolo, quello del manager, quindi una persona molto organizzata, che cura molto bene la sua immagine per “venderla” agli altri.
Si continua con il punto quattro, riguardante gli artisti, molto spesso persone con una personalità difficile, riassumibile con il binomio “genio e sregolatezza”.
Punto quinto dedicato ai pensatori, a chi è in grado di creare pensieri innovativi, e per farlo spesso e volentieri si isola dagli altri. Sesto tipo dedicato al lavoratore, persona che si assume responsabilità, e spesso non si fida degli altri. Chiudono questa classifica l’ottimista, il capo e il mediatore.