Cosa fare per combattere l’ansia da lavoro?
Durante la carriera lavorativa o scolastica può capitare a tutti di soffrire d’ansia. Può restare una situazione contenuta, ma può anche diventare qualcosa di più grave. Soprattutto perché influisce sia sulla vita lavorativa che sulla sfera personale.
Ansia da lavoro o stress?
Per capire come contrastare l’ansia da lavoro, bisogna prima distinguerla dallo stress. Quando si è stressati si è consapevoli della causa che lo provoca, si conosce la fonte della preoccupazione. Essere invece in un momento di ansia significa purtroppo trovarsi in uno stato di confusione. Sul momento non si capisce bene cosa stia accadendo e diventa un problema la reazione che si oppone all’inquietudine. Una sensazione che spinge a sopravvalutare la percezione di pericolo che si avverte e che può sfociare in una vera fobia paralizzante.
Uno stile di vita corretto
Per alleviare l’ansia da lavoro e lo stress è sempre bene cercare di seguire uno stile di vita sano. Mangiare bene, fare attività fisica, dormire, staccare dal lavoro, concedersi delle pause, sono tutte buone abitudini da seguire. Se tutto questo non fosse sufficiente, ecco cinque suggerimenti per stroncare sul nascere l’ansia o evitare che degeneri.
Cinque consigli per sconfiggere l’ansia
L’inquietudine ci spinge a pensare di non essere all’altezza dei compiti che ci vengono assegnati, di essere inadatti. Questo ci proietta in un futuro fatto di fallimento, per cui la sensazione di ansia non fa che salire. Per contrastare questo meccanismo è indispensabile restare positivi, riflettere, affrontare la difficoltà e soprattutto chiedere aiuto. Un passo alla volta vuol dire risolvere un problema alla volta, prima di passare a quello successivo.
Un secondo consiglio da seguire è quello di essere smart sul lavoro, ossia svegli e brillanti. In questa parola la S sta per specifico, ossia essere concentrati su una cosa alla volta. La M sta per misurabile, come i report delle attività fatti periodicamente per tenere sotto controllo i risultati raggiunti. La A vuol dire accessibile e semplice, come i passaggi del lavoro da rivedere se abbiamo sbagliato e dobbiamo aggiustare il tiro. La R significa rilevante, cioè dare le giuste priorità. La T indica il tempismo, perché la mancanza di tempo è la più grande fonte di stress.
Conta molta anche essere assertivi, ossia imparare a dire no. Questo vuol dire mettere un confine necessario al nostro benessere. Vuol dire essere forti, determinati, ma soprattutto consapevoli di se stessi e del proprio valore sul lavoro.
Essere organizzati sul lavoro è necessario. Nel concreto significa saper gestire bene il proprio tempo e soprattutto delegare ai propri colleghi. Non si può fare tutto da soli e i risultati raggiunti sono un collante che unisce ancora di più il gruppo di lavoro.
L’ultimo suggerimento è senza dubbio quello di essere rilassati. Sembra banale, ma non lo è affatto. Respirare, fare esercizi di rilassamento come lo yoga o la meditazione, sono davvero utili. Se non si riesce a fare questo tipo di attività, basta dedicarsi ad abitudini più semplici. Dimenticarsi il telefono a casa e godersi il verde in un parco o una passeggiata al mare, rilassano la mente e di conseguenza anche il corpo.