A cosa servono le misure fonometriche

A cosa servono le misure fonometriche

A cosa servono le misure fonometriche? Normativa – Le misure Fonometriche permettono di classificare numericamente il livello di rumore prodotto (o percepito) che può disturbare la normale vita quotidiana.

a cosa servono le misure fonometrichePer effettuare le misure Fonometriche è necessario che le relazioni siano redatte da tecnici in acustica competenti e regolarmente iscritti all’albo della Regione di appartenenza.

E’ questo il caso delle valutazioni previsionali di impatto acustico che servono per monitorare l’inizio e l’andamento di attività che producono rumore come i locali con musica, i locali pubblici, le aziende in generale, ma anche le comuni abitazioni.

Tutte le volte che si rende necessaria una valutazione di impatto acustico e un rilievo Fonometrico bisogna fare riferimento a quanto previsto dalla Legge 447/95 e dal D. Lgs 81/08 sulle valutazioni del rischio del rumore in ambito di sicurezza sul lavoro.

A cosa servono le misure fonometriche e in cosa consistono

Le misure Fonometriche, in cosa consistono – Questo genere di rilievi è mirato ad individuare e misurare il livello di rumore, e del conseguente disturbo generato a soggetti circostanti, prodotto da attività come le industrie, case e locali, ma anche da associazioni culturali e attività del settore commercio ed artigianato.

Questo valore viene individuato attraverso delle misure fonometriche in opera: vengono cioè registrati i livelli di rumori dei giorni e delle fasce orarie dell’apice di disturbo.

Questo numero, chiamato rumore ambientale, viene poi messo a confronto con il rumore misurato quando la sorgente disturbante oggetto di controllo è inattiva (rumore residuo) e, nel caso in cui non sia possibile determinare questi parametri, vengono previsti una serie di calcoli per estrapolare i valori.

Queste valutazioni quantificano l’inquinamento acustico in una determinata area e i relativi effetti sulle realtà circostanti per verificare se la situazione è conforme a quanto previsto dai decreti attuativi della Legge 447/95.

Le misure Fonometriche per le case – Il D.P.C.M. 5-12-1997 definisce le prestazioni che devono possedere gli edifici in materia di isolamento dai rumori tra differenti unità immobiliari, dai rumori esterni, dal calpestio e dai rumori degli impianti.

Nel caso di locali come palestre e aule deve essere calcolato anche il tempo di riverbero. Le prestazioni, che devono essere verificate a lavori ultimati, richiedono quindi una progettazione acustica accurata finalizzata all’ottimizzazione dell’isolamento sonoro delle pareti e della facciata, e alla riduzione dei rumori prodotti dai vari impianti tecnologici al servizio delle abitazioni.

A cosa servono le misure fonometriche per le aziende

Le misure Fonometriche per aziende – I controlli relativi all’ambiente di lavoro e alla sicurezza del lavoratore aiutano il datore di lavoro a rispettare gli obblighi previsti dal Testo Unico per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro.

Le valutazioni del rischio da rumore non solo contemplano il grado di esposizione di ciascun lavoratore, ma indicano le metodologie da adottare per migliorare le condizioni esistenti di lavoro (schermature antirumore, dispositivi individuali di protezione, ecc.).

Le misure Fonometriche per locali pubblici e locali con musica – Le misurazioni e i controlli relativi a locali pubblici e per l’intrattenimento sono leggermente più articolati e, da sempre, argomento di attualità perché oltre alla registrazione dei rumori degli apparecchi presenti nell’ambiente devono tener conto del rumore generato dai clienti anche all’esterno del locale ed eventualmente del suono della musica diffusa o suonata.

Dal 2012 i locali che dichiarano di non servirsi di musica sono esonerati dall’obbligo di presentare la relazione previsionale al contrario di chi si serve di dj, musica dal vivo, impianti auto e spettacoli musicali che devono necessariamente far eseguire una serie di controlli e calcoli da un tecnico per consegnare in comune una relazione firmata. Il DPR 227/2011 prevede l’autocertificazione da parte del solo titolare per le attività che non disturbano.

Essendo il rumore uno dei principali motivi di litigio e denuncia tra vicini è sempre preferibile servirsi delle competenze di un tecnico specializzato soprattutto se l’attività è vicina o sottostante a delle abitazioni, se la zona è particolarmente silenziosa, in presenza di unità esterne di condizionamento, cappe, sistemi di aerazione e refrigeramento, se sono presenti distese esterne o quando l’orario di apertura serale si prolunga oltre le 22,00.

La legge n. 447/95 sull’inquinamento acustico rimette ai singoli comuni l’obbligo di richiedere studi previsionali per le attività rumorose ad opera di un tecnico competente in acustica ambientale (TCAA) si per le nuove aperture che per le attività esistenti.

Il consiglio in più – Quello del rumore è un problema che genera molti dibattiti nella normale convivenza delle persone e di diverse attività.

E’ preferibile gestire lo screzio rapidamente per evitare che i costi per far rientrare le immissioni sonore nei limiti di legge diventino inutilmente dispendiosi.

Nei casi di esposto in comune o alle forze dell’ordine intervengono gli addetti degli uffici provinciali dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) che eseguono i rilievi di nascosto ed eventualmente multano le realtà inquinanti.

Notizie fornite da SORGEDIL, Azienda leader Italiana dell’isolamento Acustico – Tel: 800.92.60.16