Montefollonico: tutto il fascino del medioevo
Non lontano da Torrita di Siena, sulla cima di un colle tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, si trova Montefollonico, tipico borgo medievale isolato e circondato da mura duecentesche di cotto. Vicoli stretti e tortuosi, e case rustiche, caratterizzano questo luogo incantevole e lo rendono un paesaggio autentico e di toscana genuinità. Anticamente il borgo si chiamava Monte a Fullonico, ma i Romani lo chiamavano anche “fullones”, dal nome delle persone che lavoravano i panni: il toponimo sembra significare “luogo dei lavoratori di stoffa“, forse proveniente dal primo nucleo umano che si stabilì nei pressi del Conventaccio (Abbazia benedettina di monaci nel secolo VIII), che ha lavorato e tinto la lana.
Prima dell’anno 1000 la zona intorno a Montefollonico apparteneva alla potente famiglia Ardinughi, che ha costruito una fortezza su una posizione elevata e ben difendibile, ideale per individuare il Palazzo del Contado, insieme alle case degli artigiani e dei soldati. Montefollonico è cresciuta prevalentemente tra il XII e il XIII secolo: il primo documento storico che testimonia la sua presenza risale al 1202.
La posizione strategica di confine ha tuttavia causato frequenti attacchi: nel 1266 i guelfi, appena lasciata Siena, la presero in possesso; nel 1268 Carlo d’Angiò la tolse dalla regola del Senese e la diede a Donosdeo Tolomei come feudo. Siena riconquistò il paese nel 1271 e costruì diverse fortificazioni entro la fine dello stesso secolo. Nel 1543, Montefollonico si arrese all’esercito imperiale di Carlo V e divenne parte della regola medicea. L’attuale abitato si è esteso anche al di fuori delle mura, ma conserva ancora il fascino originale.
Tra i principali eventi locali segnaliamo a maggio il Palio dei Somari, che si svolge in groppa al dorso di un asino, a giugno la Festa al Capannone in onore del Santo Patrono San Macario, in estate concerti, mostre e numerosi eventi alla Tenuta Torritese, a dicembre le mostre di pittura e scultura presso la Biblioteca Comunale e il presepe vivente.
Un pensiero su “Montefollonico: tutto il fascino del medioevo”
I commenti sono chiusi.